Infernalizer è la nuova creatura concepita e portata in vita dalla mente creativa di Claudio Ravinale per rappresentare la sua personale interpretazione del genere heavy metal. Ravinale è conosciuto soprattutto come vocalist dei veterani del death metal italiano Disarmonia Mundi, che hanno raggiunto il riconoscimento mondiale con il loro melodramma ad alto numero di ottani nel corso di due decenni e che annoverano tra le loro fila Bjorn “Speed” Strid (Soilwork), oltre a far parte di altre band riconoscibili come The Silverblack, 5 Star Grave e The Stranded.
Fortemente influenzato da gruppi metal degli anni ’80 come Iron Maiden, Alice Cooper e Danzig, il nuovo progetto di Ravinale, Infernalizer, si basa sull’uso di tastiere cupe e campioni inquietanti, rendendo omaggio a gruppi gothic rock più cupi come Type O Negative e The Sisters Of Mercy. Vocalmente più vicini ad artisti contemporanei come Rob Zombie e Wednesday 13, la gamma di influenze comprende anche suggestivi paesaggi sonori cinematografici che conferiscono alle canzoni degli Infernalizer un’atmosfera più solenne e notturna.
Pronti a dare un seguito all’album di debutto del 2021 “The Ugly Truth“, gli Infernalizer presentano il nuovo full-length “After Dark” che uscirà nell’ottobre del 2023 via Rockshots Records.
In costante equilibrio tra momenti aggressivi e atmosfere gotiche adeguatamente supportate da profonde voci crooning e sfoghi più irati. Questo nuovo disco è profondamente radicato nel metal degli anni ’80 e spesso incline a ritornelli da arena rock, crea un’atmosfera inquietante e notturna soprattutto per quanto riguarda l’uso delle tastiere, che spesso ricordano i temi classici dei film horror.
Il desiderio di spingersi verso territori più gothic rock in questa nuova proposta è pienamente rappresentato da brani come “Death Wish”, “This Is My Yard” o “Falling In Slow Motion”, mentre i singoli in uscita “What Did You Expect?” e “What We Do In The Shadows” (entrambi masterizzati allo Sterling Sound Studio di Nashville dal leggendario ingegnere masterizzatore Ted Jensen, vincitore di un Grammy) sono lettere d’amore a cuore aperto all’hard rock degli anni ’80. Non mancano nemmeno le canzoni più forti, come “The Dark Passenger”, “Moon of Blood” o la title track, che costituiscono la parte più muscolosa dell’album.
Il frontman degli Infernalizer Claudio Ravinale commenta:
“Le persone che hanno amato l’album precedente apprezzeranno questo nuovo album perché ci siamo presi il tempo necessario per perfezionare la formula, concentrarci correttamente su come volevamo che il disco suonasse e avere un punto di partenza da cui evolvere. Di solito con il primo album si fa semplicemente un salto nel buio e si vede come va, con il secondo si ha già uno strato di mattoni su cui costruire ed è esattamente quello che abbiamo fatto. Questo è puro e semplice intrattenimento. Non sono qui per predicare, non sono qui per rendere il mondo un posto migliore, voglio semplicemente che la gente si diverta ascoltando questa musica, nient’altro“.
Oggi gli Infernalizer presentano il primo singolo estratto dall’album, intitolato “What Did You Expect?“, il brano è un gothic metal che incontra Alice Cooper.
“Appena l’abbiamo finito abbiamo deciso che sarebbe stato il primo singolo. È un brano complessivamente molto equilibrato e orecchiabile, con un grande ritornello. La spina dorsale della canzone è molto orientata al metal anni ’80, mentre le voci passano da strofe gotiche e cantilenanti (più o meno in stile Type O Negative e The 69 Eyes) a vibrazioni più energiche, dure ma melodiche, nel bridge e nel ritornello, che ricordano band come Wednesday 13 e Lordi. L’assolo di chitarra è ancora una volta ispirato all’hard rock degli anni ’80. Il testo del brano è una riflessione ironica e piena di humour nero sulle relazioni tossiche. BAND SIMILI: Alice Cooper, Lordi, The 69 Eyes, Wednesday 13“, aggiunge Ravinale.
