BAND: Ancient Bards
ALBUM: Artifex
RELEASE: 25-04-2025
GENERE: Symphonic Epic Metal
LABEL: Limb Music
Gli Ancient Bards tornano con “Artifex”, un nuovo album in uscita il 25 aprile per Limb Music a sei anni di distanza dal precedente “Origine”. Questi sei anni sono stati usati per creare un album che per molti versi può essere considerato un brillante capolavoro, un viaggio nel quale i fan potranno ascoltare un symphonic epic metal con melodie, orchestrazioni e arrangiamenti che virano verso l’eccellenza grazie a Daniele Mazza, che spiega “Ho abbracciato una partenza audace dalle convenzioni del genere a cui è associata la band, particolarmente dal metal. Mentre l’essenza del metal pulsa ancora attraverso diverse tracce, ogni canzone richiede un umore che si integra perfettamente con la narrazione. Questo album non è solo metal; si tratta trascendere i confini ed esplorare il vasto paesaggio della musica nella sua interezza. È un’opportunità per esplorare nuovi territori, dove la creatività non conosce limiti.” Questo album rappresenta la seconda parte di “The Black Crystal Sword Saga”, concludendo così la narrazione iniziata nel 2019 proprio con “Origine”.
Musicalmente parlando l’album si compone di 13 canzoni, per un totale di ben 62:54 minuti nei quali si possono sentire sia le varie influenze della band (Epica, Rhapsody, Dragonforce) sia la bravura dei musicisti, dimostrata nei vari assoli presenti nelle canzoni (anche se alcuni sono un po’ troppo lunghi). Tra le canzoni svettano “The Empire Of Black Death”, nella quale è presente una buona strumentale e un buon growl; “Unending”, con la sua intro al piano che risulta una sorta di ballad; “My Blood And Blade” con una parte vocale interessante; “Mystic Echoes”, con un inizio più epico del solito che per’ riesce a trasmettere un po’ di vibes alla Enya nella sua parte acustica, per poi finire con una sorta di marcia; “Ministers of Light” che inizia con una marcia e rappresenta una sorta di marcia verso la battaglia; “Soulbound Symphony” che è molto folkeggiante e ha una batteria martellante. Un discorso a parte va fatto per l’intro e per l’outro del disco, due tracce che hanno un che di “storia scritta e raccontata da J.R.R. Tolkien”. In “Luminance and Abyss”, infatti vi è una sorta di spiegazione di quello che succederà nelle tracce a seguire, mentre “Artifex”, la title track, ti lascia con quella sensazione di incompiuto, come se la band volesse far intendere all’ascoltatore che ci sia un seguito. Un plauso particolare al coro di 42 elementi e alla vocalist della band, Sara Squadrani, che conduce insieme a Simone Bertozzi l’ascoltatore per mano attraverso la storia.
In conclusione, con questo nuovo capitolo musicale firmato Ancient Bards, vengono fissati dei nuovi standard per il genere Symphonic Epic Metal, anche se in alcuni momenti la lunghezza di alcuni assoli (benché siano belli) ti fa domandare “Ma doveva per forza essere così lungo?” ed in altri ti faccia domandare “Ma in questo momento non sembrano gli Epica (o altre)?”. Nonostante questo “Artifex” è un buon album, con delle chicche imperdibili tra le canzoni, sia per i fan che per i nuovi ascoltatori.
VOTO: 7/10
TRACKLIST:
- Luminance and Abyss
- My Prima Nox
- The Vessel
- The Empire of Black Death
- Unending
- Ministers of Light
- Proximity
- Soulbound Symphony
- My Blood and Blade
- Mystic Echoes
- Under the Shadow
- Sea of Solitude
- Artifex